Il viaggio di capitan Fracassa - Streming ITA - Megavideo



Nella Francia del XVII secolo, una carovana di guitti alla quale si aggrega il giovane e squattrinato barone di Sigognac, tra duelli, agguati, illusioni e amori, viaggia dalla Guascogna verso Parigi per incontrare re Luigi XIII. Tratto dal libro (1863) di Théophile Gautier (1811-72), definito da Laura Novati “favola teatrale in forma di romanzo”, girato interamente in studio, il film di E. Scola non si discosta da una barocca dimensione scenografica: tutto qui è teatro. Bello, ma senza cuore. Elegante, ma senza energia e, in fondo, senza una vera ragion d'essere. Efebo d'oro 1991.



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Che ora è - Streaming ITA - Megavideo


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Cronaca di una giornata nella vita di un avvocato romano sessantenne in compagnia del figlio che fa il servizio militare a Civitavecchia. Affidato, più che a un intreccio, a una situazione, il film ha un andamento ondivago e un ritmo lasco, nonostante la ricchezza di spunti, sottofondi, scatti d'umore, scarti di comportamento. Sul tema della difficoltà di comunicazione tra due generazioni è un veicolo per 2 prove di attore a confronto, indebolito da un improbabile M. Troisi, troppo anziano e troppo napoletano per la parte. Coppa Volpi ex aequo a Venezia 1989.


Splendor - Streaming ITA - Megavideo



Locandina Splendor

Ad Arpino (Frosinone) un vecchio esercente idealista resiste alla cessione, e chiusura, del suo cinema Splendor. Sono con lui una matronale e affettuosa collaboratrice e un proiezionista che coltiva l'amore per il cinema come surrogato della realtà. Con Nuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore e Via Paradiso di Luciano Odorisio, uno dei 3 film italiani del 1988 che lamentano la morte del cinema in sala. Fiacco come amarcord, inattendibile sul piano rievocativo, moscio nell'intreccio degli affetti privati, lamentoso e contraddittorio.




Le vie del signore sono finite - Streaming ITA - Megavideo


Durante il fascismo giovane barbiere del Centro-sud s'immagina o si finge paralitico in reazione alle difficoltà sentimentali con una francesina di cui contende l'amore a un vero paralitico, da lui conosciuto a Lourdes. 4° film di Troisi. Ambizioni di romanzo, ma riuscito soltanto a metà. Sul versante del costume non manca d'eleganza né di misura, su quello politico inciampa negli stereotipi demagogici. Che brava la Champa.



Hotel Colonial - Streaming ITA - Megavideo




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Marco va in Colombia per riconoscere il corpo del fratello Luca, terrorista pentito dato per suicida. Scopre che è vivo, cinico e arricchito. Diligente, inverosimile e fiacco, Hotel Colonial è un ibrido, frutto di vari compromessi. L'ambizione di travestire un dramma morale da racconto d'avventura non si realizza. La bravura di Duvall (che ricorda Brando in Apocalypse Now) non basta.

Non ci resta che piangere - Streaming ITA - Megavideo

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Locandina Non ci resta che piangere





Partiti in automobile da Frittole, paesino nei dintorni di Firenze, Saverio (R. Benigni), maestro elementare, e Mario (M. Troisi), bidello, si ritrovano per uno strano scherzo del caso nel 1492. Decidono di recarsi a Palos, in Andalusia, per fermare Cristoforo Colombo e impedirgli di scoprire le Americhe. Incontrano anche Leonardo da Vinci che inventa il treno. Semplice, divertente, anemico, senza spessore, mette a frutto tutta la simpatia e l'estro dei 2 protagonisti, autori (con Giuseppe Bertolucci)-attori-registi. In termini circensi, Benigni è il clown, Troisi l'Augusto.




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F.F.S.S. Cioè che mi hai portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene? - Streaming ITA- Megavideo

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Alla ricerca di un'idea per fare un film, R. Arbore e L. De Crescenzo vedono piovere giù dalle finestre di casa Fellini dei fogli con una sceneggiatura. Cominciano a girare... Si ride spesso in questo film che passa dalle citazioni colte ai lazzi pecorecci, dalla parodia alla satira, dal dialetto alla lingua, dalla comicità di battuta all'invenzione visiva. P. Montecorvino, forza della natura, è una rivelazione.


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No, grazie, il caffè mi rende nervoso - Streaming ITA- Megavideo

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Paranoico conservatore della tradizione musicale partenopea boicotta con minacce, attentati e persino due omicidi l'organizzazione del festival della canzone “Nuova Napoli”. Simpatico ma sbilanciato: troppo giallo, poco comico con frequenti sbandate tra la sceneggiata napoletana e il poliziottesco truce all'italiana.


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Scusate il ritardo - Streaming ITA- Megavideo

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Vincenzo, giovane napoletano mite e disoccupato, si accontenta di vivere da parassita in famiglia. Ascolta le pene d'amore dell'amico Tonino e s'innamora di Anna. Sempre senza slanci né entusiasmi. Nella sua apparente e un po' ripetitiva staticità la commedia è costruita con tranquilla sapienza che attinge linfa, aggiornandola, dalla tradizione del teatro napoletano. Da antologia il dialogo sulla Madonna che piange







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Ricomincio da Tre - Streaming ITA- Megavideo

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Locandina Ricomincio da tre
Gaetano, napoletano timido, arriva a Firenze con un candidato al suicidio, si fa sedurre da una disinibita infermiera, scappa, ritorna. Si ritrova con un figlio che potrebbe essere non suo. Raro esempio di un film che ha messo d'accordo critica e pubblico. Quello di Troisi è uno degli esordi più folgoranti nel campo della nuova commedia italiana degli anni '80. Vicino, come attore, a Eduardo più che a Peppino De Filippo o a Totò, Troisi combina felicemente nel suo agro umorismo ironia e tenerezza, condendolo con una fantasia nevronapoletana e invenzioni seicentesche. Il Seicento è un secolo partenopeo.

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Alice in Wonderland - Streaming ITA- Megavideo

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Locandina italiana Alice in Wonderland

Alice teme di essere pazza. Da quando è piccola continua a fare sempre lo stesso sogno, non sta mai attenta quando le parlano, è diversa dal resto della buona società che frequenta e non si integra nelle regole del suo mondo. Affinchè non rimanga zitella come la zia, che senza marito pazza lo è diventata sul serio, i parenti le combinano il matrimonio con un ottimo partito: un giovanotto integrato, conformato, di nobile lignaggio e con qualche problema digestivo. Al grande ricevimento nel quale le verrà fatta la proposta però le visioni di Alice si fanno insistenti, il ticchettio di un orologio sembra ossessionarla e sul più bello vede comparire un coniglio in doppiopetto che le indica che è oramai tardi. Alice lo segue nella sua tana e finisce in quel mondo che aveva sognato fin da piccola, dove scopre che esiste una profezia riguardo una sua omonima la quale, con l'aiuto del Cappellaio Matto, del Coniglio Marzolino ecc. ecc. sconfiggerà una creatura malvagia liberando il regno dalla tirannia della Regina Rossa e riportando al trono la sorella più bella, la Regina Bianca.
La produzione è sempre Disney ma siamo totalmente da un'altra parte rispetto al cartone animato del 1951. Benchè la storia ancora una volta mescoli elementi da i due libri di Lewis Carrol: "Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie" e "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò", il mix è inedito. Questa volta l'andamento psichedelicamente caotico per il quale solo perdendosi completamente Alice riusciva a trarre qualcosa dal suo peregrinare è scartato a favore di una trama decisamente più canonica. Arrivata nel paese delle meraviglie Alice ha un destino già scritto, ha una missione e un nemico da sconfiggere.
Dunque non solo non siamo dalle parti dei testi originali ma non siamo nemmeno dalle parti dei film di Tim Burton, nei quali solitamente il protagonista è un outsider che trova in un luogo oscuro e apparentemente ostile il suo vero habitat perchè più sincero ed autentico dei conformismi borghesi cui era abituato. Alice si trova male nel mondo reale perchè è diversa mentre nel mondo delle meraviglie lotterà per riportare lo status quo, per normalizzare quel luogo dalla tirannia folle della Regina Rossa. Peccato che proprio la Regina Rossa sia la vera outsider: sorella maggiore brutta e dalla testa troppo grande che è sempre stata all'ombra della sorella minore, tanto carina e amabile quanto cretina e impalpabile, e che non riuscendo a farsi amare preferisce essere odiata. Ecco perchè dopo un inzio fantastico, che entra di diritto tra le cose migliori che Tim Burton abbia mai girato, il resto del film è una continua delusione. La parte nel paese delle meraviglie è un percorso verso il conformismo di un personaggio ritenuto matto che, come in un film fantasy, subisce una profezia che si deve avverare, ha un'armatura, una spada, nemici mitologici e via dicendo.
E a poco purtroppo servono le molte interessanti intuizioni visive, le mille piccole raffinatezze di scenografia (praticamente tutta in computer grafica), di costumi e di trucco di fronte ad una parabola disneiana nel senso più deteriore del termine, per la quale l'eroina del caso trova la strada che era stata decisa per lei invece di forgiarne una con le proprie mani o secondo i propri gusti.
Di certo non aiutano un 3D realizzato tutto in postproduzione e abbastanza inutile (almeno il 50% del film ne è privo tanto che se guardato senza occhiali non presenta il classico effetto "doppio") e momenti come la "deliranza" del Cappellaio Matto, che da sola è probabilmente la punta più bassa di tutto il cinema di Tim Burton e di quello di Johnny Depp messi insieme.


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Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo - Streaming ITA- Megavideo

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Locandina italiana Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo
Il Dottor Parnassus gira per le strade con il suo carrozzone dalle qualità particolari. In compagnia di un giovane, una fanciulla (sua figlia Valentina) e un nano mette in scena ovunque uno spettacolo che ha al suo centro uno specchio. Chi lo oltrepassa si trova in un mondo in cui puo' realizzare i suoi desideri piu' fantasiosi. Parnassus e' immortale ma ha conquistato questa dote grazie a una scommessa vinta con il Diavolo che ha assunto le sembianze del perfido Mr. Nick. Sono trascorsi i secoli e, nel momento in cui ha trovato il vero amore, il Dottore ha stipulato un nuovo patto con Mr. Nick il quale vuole che Valentina sia sua al compimento del sedicesimo anno di età. La data è ormai prossima.
Terry Gilliam è indubbiamente uno di quei pochi registi che fanno del cinema la vera arte dell'immaginario. Sin dal suo primo film Brazil aveva dato prova di una creativita'e di una cultura vastissima in campo figurativo. Le sue sono state produzioni spesso tormentate (a partire dai problemi di budget quella de Le avventure del Barone di Münchausen fino al disastro del film su Don Chisciotte splendidamente raccontato nel documentario Lost in La Mancha) e anche in questo caso non sono mancati i problemi. La morte improvvisa di Heath Ledger ha portato a una revisione profonda della sceneggiatura che ha prodotto l'affidamento del suo personaggio anche a Johnny Depp, Colin Farrell e Jude Law che hanno devoluto il compenso alla figlia dell'attore.
Gilliam ha saputo fare, come si dice, di necessità virtù riuscendo a realizzare un omaggio davvero particolare all'attore scomparso. Perché questo suo film è un inno alla vita e all'immaginario che debbono poter vincere nonostante tutto e, spesso, anche nonostante i lati oscuri delle fantasie che ci pervadono. È un gioco di alto equilibrismo sulla corda tesa della fantasia quello a cui il regista ci propone di partecipare. Gilliam è da sempre Parnassus. Non sarà immortale ma la sua inesauribile voglia di immagini che (al contrario di quanto troppo spesso accade) non ottundano la fantasia ma la provochino ad aprirsi a nuovi orizzonti è rimasta intatta con il trascorrere degli anni e, grazie agli sviluppi della tecnologia, ha trovato nuovi materiali su cui esercitarsi. Il bambino che è in Terry è più vivace che mai, conosce la luce e il buio, la felicità e la paura e aspetta che passiamo a trovarlo. Vive sul carro del Dottor Parnassus.


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Nemico pubblico - Streaming ITA - Megavideo

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ohn Dillinger è un fuorilegge col vizio del baseball, del cinema e delle macchine veloci. A colpi di Thompson e a capo di una gang armata, rapina banche ed estingue i debiti degli americani impoveriti dalla (Grande) Depressione. Le sue fughe rocambolesche e temerarie gettano imbarazzo e sconforto sulle istituzioni e su Edgar Hoover, ambizioso direttore del Bureau of Investigation. Elegante ed impavido, Dillinger ha un proiettile sempre in canna e un cappotto per ogni occasione e per ogni signora, rapinata del suo cuore o rapita dal suo fascino. La sua nemesi, efficiente e laconica, ha il volto e il garbo "gable" di Melvin Purvis, determinato ad accomodarlo sulla sedia elettrica. Decimata la sua compagine di criminali e assediato dalla polizia, Dillinger sceglierà la via fatale (e letale) del cinema.
Durante gli anni più duri della Depressione banditi rurali, rapinatori di banca indipendenti, rapitori di bambini e ladri alla giornata infestavano il Midwest. Nelle loro scorribande colpivano banche isolate e rifornitori di benzina, abbattendo a colpi di mitra proprietari e passanti inermi, prima di fuggire sulle loro automobili veloci e dentro gli abiti "ricercati". Sfruttando l'inefficienza e la corruzione dell'apparato statale e della polizia, cercavano il denaro facile e trovavano la soddisfazione alla propria eccitazione nel raggiungimento di una fama istantanea. Il maggiore tra loro, John Dillinger, era un fuorilegge e un esibizionista, abilissimo col mitra, simpaticamente disinvolto e irriverentemente in fuga da banche, celle e carceri.
Drogato di glamour come gli sbirri in abiti firmati di Miami Vice e testimone delle grandi promesse delle metropoli (automobili, abbigliamento sfarzoso, belle donne, feste in locali di lusso), Dillinger diventa il nuovo eroe solitario di Michael Mann, nemico pubblico che come il suo autore seppe creare una tendenza.
Conforme al bel sembiante (e al bell'aspetto) di Gary Cooper e Clarke Gable, Johnny Depp incarna l'immagine più sentimentale e romantica del gangster. Segnato dall'impossibilità di toccare le persone senza ferirle, Depp è di nuovo martire sulla strada della sofferenza e delle cicatrici. La morbidezza del suo sguardo scalda la narrazione (formalmente) fredda di Mann e si allarga sul G-man di Christian Bale, sul lato opposto della legge e dell'ordine.
Se Dillinger impiega la rapina come affermazione d'identità, anche sessuale (Billie Frechette è letteralmente "rapita"), e propaga nel mondo il mito dell'invincibilità dell'outlaw hero, Purvis trasforma la caccia ai criminali in un massacro di esecuzioni e tirassegno (l'abbattimento di Baby Face). In delicato equilibrio interdipendente col gangster, l'uomo del governo è caratterizzato e motivato costantemente dalla sua presenza, facendo dell'opposizione-identificazione con Dillinger una questione interiore. Il conflitto con la società ripiega allora nel confronto personale, in cui poliziotto e criminale si sovrappongono. Dentro la densità narrativa e la struttura polifonica del Nemico pubblico di Mann si muovono due combattenti solitari angosciati dalla privazione (ormai prossima) di un ruolo.
Il regista coglie bene il senso tragico del poco tempo che i protagonisti hanno ancora da vivere per compiere il proprio destino. Nel melodramma nero e criminale dell'autore americano il motore dell'azione è la nostalgia per qualcosa che Dillinger e Purvis si sono lasciati alle spalle ma che non riescono ad abbandonare: un blackbird che canta in sala (da ballo) ma tace sotto interrogatorio, un nemico pubblico maledettamente privato e troppo in fretta abbattuto. Architetto degli spazi e creatore (cool) di mondi solidi (e storici), Michael Mann frequenta i generi e ne verifica i limiti fino alla soglia, fino a intrecciarli e a contaminarli. Il suo cinema apre allora derive che interrompono l'azione vera e propria, dirottando su Cuba o su Chicago, dentro storie d'amore perfettamente simmetriche. Gli inseguimenti, le sparatorie, le fughe, l'amore e il sesso si combinano armoniosamente, consumandosi lentamente e in maniera epocale e infilando la potenza evocativa del melodramma in un film di genere radicalmente opposto.
Nel suo Chicago Melodramma e dietro all'eroismo di Dillinger si nasconde un'anima appassionata e (a)morale che morirà come Blackie Gallagher "sulla cattiva strada".

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Pirati dei caraibi - Ai confini del mondo - Streaming ITA- Megavideo

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Locandina italiana Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo

Tempi duri per i pirati. Un re tiranno ha ordinato che non ne resti nemmeno uno. Muoiano appiccati uomini, donne e bambini che abbiano mostrato pietà per quei filibustieri. Per contrastare l'ondata di terrore e le flotte della Compagnia delle Indie Orientali, capitanate dall'odioso Lord Beckett, non rimane che rintracciare i Nove Pirati della Fratellanza e tentare una strategia difensiva. Will, Elizabeth e il Capitan Barbossa raggiungono Singapore per procurarsi l'alleanza di Capitan Sao Feng, temibile pirata cinese col vizio del vapore. Ma si sa i pirati sono volubili e ciascuno nutre in cuor proprio un interesse personale: Will vuole uccidere Davy Jones e recuperare il padre alla vita, Elizabeth e Barbossa desiderano raggiungere Jack Sparrow ai confini del mondo, liberarlo dalla maledizione di Jones e riorganizzare con lui la Fratellanza, Lord Beckett, che ha al suo soldo l'Olandese Volante e il cuore del suo capitano, sogna di governare il mare e di spazzarlo dagli odiosi nemici. La capricciosa dea Calypso, regina degli abissi costretta in un corpo umano, deciderà le sorti dello scontro navale. In fondo al mare e alla battaglia i pirati troveranno un tesoro: l'amicizia.
Se gran parte dell'appeal dei Pirati deriva dal suo plusvalore spettacolare, nel terzo capitolo c'è indubbiamente un'idea forte di mondo, un mondo più in là di questo, dove ciascuno dei protagonisti accetta le conseguenze del proprio destino mettendosi al servizio generoso dell'altro. Il viaggio ai confini del mondo diventa un percorso di formazione che questa volta comprende tappe luttuose, la morte del padre di Elizabeth, e di rinuncia, il sogno di Jack per la vita di Will. Recuperato il capitano Sparrow, accaparrato dal cattivo Jones e conservato quasi folle in un limbo bianco accecante e salato, il film di Verbinski salpa per mare eccedendo piacevolmente la misura e invadendo il racconto di battaglie spettacolari. Esplosioni di assi, alberi abbattuti, cannonate assordanti, sciabole sferraglianti, abissamenti e ammaraggi scoperchiano letteralmente il mare e sguinzagliano la fantasia degli autori.
Ai confini "dei pirati" si conciliano due anime inconciliabili: guerra e piacere. Più il conflitto cresce in accanimento più aumenta l'esibizione della bravura, lo sfarzo del duello che diventa una danza in equilibrio sull'abisso salato. Come fu per la Compagnia dell'Anello, anche i Pirati dei Caraibi controvertono gli archetipi delle fiabe dove la quête (la ricerca) è sempre per la conquista di qualcosa. Qui invece l'obiettivo diventa la distruzione di qualcosa: il cuore di Jones. Torna l'idea di un gruppo composito in missione che combatte battaglie e trova aiutanti più o meno magici. Un'identità di razze separate (pirati sì ma francesi, africani, indiani, cinesi) che stenta a farsi collettiva ed è ricca di spassosissimi conflitti interni poi annullati nella frenesia dell'azione.
I protagonisti uniti e resistenti diventeranno strumenti funzionali al progetto comune: combattere i cattivi capitani. Ad aiutare i ragazzacci di Verbinski accorrono i buoni padri, quello trapassato di Elizabeth, quello dannato di Will e quello ston(e)-ato di Jack, dispensatori di saggezza e conoscenza. Per l'ultima volta (forse) la saga dei pirati ci dona il prodigio scenico di Johnny Depp e del suo pirata, declinazione ironica dell'eroe. Corpo grottesco e carnevalesco alienato da se stesso e proiettato e frammentato in dieci, cento, mille Sparrow che vivono e agiscono a un tempo ciascuno per proprio conto, governando la Perla Nera o ramazzando il suo ponte. Personalità multiple e simultanee che si annullano in una sola nell'epilogo dall'accento epico, dove ancora una volta Jack sfodera il suo orgoglio pirata brindando alla prossima rotta. Un firmamento di stelle e un consiglio: non muovetevi fino alla fine del mondo e dei titoli di coda.


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Sweeney Todd - Streaming ITA- Megavideo

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enjamin Barker è un uomo realizzato e smisuratamente felice. È un barbiere eccellente, un padre affettuoso e un marito devoto. Accusato e condannato ingiustamente dal giudice Turpin, Barker viene deportato lontano da Londra. Diversi anni dopo, mutato il nome in Sweeney Todd, il barbiere torna a chiedere soddisfazione all'uomo che gli ha "usurpato" la vita, insediando il suo talamo e crescendo la sua prole. Affittata una bottega in Fleet Street, Sweeney Todd affila i rasoi e torna ad esercitare la professione del barbiere. Turpin e gli ignari avventori scopriranno che la vendetta per Mr.Todd è un piatto da servire caldo, cotto e sfornato.
All'origine di un film di Tim Burton c'è quasi sempre un disegno. Questo disegno è spesso la raffigurazione di un personaggio che è insieme creativo e distruttivo e che ha bisogno per agire di protesi meccaniche o di oggetti che alterano la sua capacità fisica. Se le mani di forbice di Edward sono l'esteriorizzazione simbolica della sua incapacità interiore di toccare, se gli occhiali di Ichabod esprimono il tentativo di un razionalista di 'vedere meglio' un avversario senza testa, i rasoi di Sweeney Todd sono "gadget da guerra" mutuati da Batman per vendicare la perdita delle persone amate. Come l'eroe pipistrello di Bob Kane, il barbiere gotico di un anonimo autore inglese (probabilmente più di uno) indossa una "maschera" e ha una personalità divisa, dissociazione risolta con l'espediente della duplice identità: Batman/Wayne, Todd/Barker. Diversamente dal mostruoso e incolore personaggio letterario, assassino senza ragione, il protagonista di Burton è prossimo al barbiere musicale di Stephen Sondheim. Sweeney Todd si muove alla volta di Londra introdotto, anticipato e avvolto dalla musica, da un'aria che disegna il paesaggio acustico della sua anima, desiderosa di esorcizzare la realtà tragica attraverso il canto.
Sweeney Todd è un musical ma non si esaurisce nel musical. La sua dimensione musicale non è sovrimposta forzatamente alla storia ma come nell'opera è costitutivamente innestata nel protagonista, dal quale si dipana una linea melodica struggente, un requiem che spaventa perché carico di sventure e presagi. Il diabolico barbiere di Fleet Street nasce dal buio melodrammatico di un ouverture e a quel buio ritorna, cercando, e finendo sempre per perderla, la conciliazione con il dolore. Il mostro consapevole della propria origine è interpretato dal pallore sagomato di Johnny Depp nel quale convivono, senza risolversi, l'anima diurna e quella notturna. Il suo Figaro sanguinario è una combinazione di oscurità e luce, un dandy malinconico e risentito che cerca ostinatamente di vendicarsi, finendo per trasformarsi in un'omicida psicopatico quanto il suo irriducibile nemico, senza il quale, del resto, non esisterebbe.
La Londra tenebrosa e vittoriana di Dante Ferretti è il riflesso architettonico del protagonista, è una città deliberatamente artificiale, ricostruita in studio e sprofondata nel nero fotografico di Dariusz Wolski. Se Batman è il guardiano dell'ordine civile, che veglia sulla sua città, Sweeney Todd è un disadattato che produce caos e violenza, spargendo sangue senza risparmio nella bottega di Fleet Street. In Sweeney Todd c'è tutto Burton: c'è la fatale attrazione verso quanto di più oscuro, malato e innominabile rende il mondo più affascinante di una fiaba. C'è la cartoonizzazione della messa in scena, la stilizzazione espressionistica e la deformazione grottesca, c'è lo stupore e l'insensatezza, il terrore e il cattivo odore della civiltà e del mondo degli adulti, ancora una volta contrapposto a quello dei fanciulli, c'è la vertigine e la violenta epifania. C'è la maschera di Johnny Depp, che invece di azzerare la performance dell'attore "messo in musica", libera il suo talento interpretativo: famelico, pericoloso e selvaggio. Un attore totale che non lascia mai nulla inespresso, anche se doloroso, anche se incolmabile.


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Il futuro non è scritto - Joe Strummer

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Locandina Il futuro non è scritto - Joe Strummer


La storia di Joe Strummer narrata da amici, parenti e colleghi - raccolti intorno a un falò - e ripresa dall'obiettivo di Julien Temple. Il futuro non è scritto celebra il ricordo di uno dei maggiori esponenti del punk attraverso video domestici, materiali d'archivio, fotografie, vignette (realizzate dallo stesso Strummer), spezzoni di film, interviste d'epoca e testimonianze di artisti che lo hanno conosciuto o ne sono stati ispirati - Bono Vox, Martin Scorsese, Johnny Depp, Steve Buscemi, John Cusack, Jim Jarmusch, Flea e Anthony Kiedis dei Red Hot Chili Peppers fra gli altri.
Il documentario di Temple ripercorre la vita del "guerrigliero" partendo dalla sua infanzia, passando dagli anni formativi (la scuola d'arte, le prime band), al successo mondiale dei Clash e il successivo allontanamento dalle scene di Strummer dopo la separazione dai suoi compagni, alle prove da solista e da attore fino al ritorno sotto i riflettori con i Mescaleros.
Il futuro non è scritto è una sorta di mosaico, un collage a più voci tenuto insieme da quel fuoco che generarono i Clash sullo sfondo sociale e politico dell'epoca - le occupazioni londinesi, la nascita della rivoluzione punk, le guerre in Vietnam e in Iraq - che offre uno spaccato reale e realistico di quegli anni pieni di contraddizioni. È anche un'opera ricca di aneddoti che aiutano a capire l'ascesa e la caduta di una band che ha fatto storia e la frustrazione dei componenti, in primis dello stesso leader, costretto a ripartire da zero per ricercare quella felicità che appariva come un miraggio. La voce di Strummer si unisce al coro dei partecipanti dando l'impressione di essere ancora fra noi e lancia un messaggio universale: "Nella vita, devi essere capace di prenderti quello che vuoi, perché nessuno te lo regalerà mai".

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Pirati dei caraibi - La Maledizione del forziere fantasma - Streaming ITA- Megavideo

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Locandina italiana Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma



Avevamo lasciato la giovane aristocratica Elizabeth Swann e il suo devoto compagno Will Turner a un passo dalle nozze e il pirata Jack Sparrow a un passo dalla libertà, sulla terra ma non troppo lontani dal mare. Esattamente lì li ritroviamo nel secondo capitolo della saga piratesca. Se la fuga rocambolesca di Jack ha un esito favorevole, meno fortuna avranno gli sposi promessi: arrestati, separati e rigettati nel mare dei Caraibi, ancora una volta a fianco di Sparrow e a caccia di un cuore. Quello perduto e innamorato del leggendario Davy Jones, padrone redivivo degli oceani e comandante dell’Olandese Volante, un vascello fantasma che fa incetta di navi e trascina negli abissi dell’oceano le anime delle ciurme. Sparrow gli ha venduto la sua per riscattare la Perla Nera, la nave a lungo cercata, e solo il cuore trafitto di Jones scioglierebbe il patto faustiano. Molti altri bramano il forziere in cui il cuore è conservato e non sempre per ragioni nobili. Si naviga a vista…
Sorprendente e smargiasso, come Sparrow, è il sequel dei Pirati dei Caraibi, firmato ancora una volta dalla coppia Ted Elliott e Terry Rossio e filmato da Gore Verbinski. Un equipaggio vincente non si cambia né sotto né sopra coperta, pertanto ci sono conferme anche nel cast: l’innamorato Orlando Bloom di Elizabethtown e l’orgogliosa senza pregiudizi Keira Knightley, di nuovo amanti sotto la Prima Luna caraibica. In mezzo c’è Johnny Depp e il suo capitano Sparrow, seduttore sedotto che perderà anch’esso cuore e nave per la donna del suo compare. Non c’è un altro pirata capace di entrare in schermo come Sparrow: dentro uno scafo pieno d’acqua nel primo episodio, dentro una bara galleggiante nel secondo, travolgendo lo spettatore con una presentazione carica di promesse, traboccante d’acqua e di avventure. Il talento istrionico di Johnny Depp è capace da solo di descrivere il tempo e il luogo del racconto: quello epico dei pirati, quello fantastico dei vascelli spettrali (l’Olandese Volante), quello magico dei forzieri fantasma. Verbinski restituisce al cinema la magia letteraria delle isole di Stevenson, le neverland popolate da cannibali e mosse dal mulino a vento in cui si arena la Perla Nera di Sparrow, riconquistata a colpi di spada e governata fino alla fine del mondo, quello del terzo e ultimo capitolo (Pirates of the Caribbean III: World’s End). Parola di pirata e non di marinaio.


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The Libertine - Streaming ITA- Megavideo

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Locandina The Libertine


Dal buio compare un bellissimo Johnny Depp in versione tardo secentesca ad avvisare le signore che non piacerà loro affatto e che niente farà a tal fine. E, nonostante la scarsa credibilità di tale enunciato, riuscirà perfettamente nello scopo nelle due ore del film. In tutti i sensi.
Il personaggio incarnato da Depp è John Wilmot, secondo conte di Rochester, poeta alla corte di Carlo II in Inghilterra, in un momento storico in cui il vizio e la lussuria regnano più del Re. E Wilmot di tanta decadenza è non solo compiaciuto: ne è una vera e propria incarnazione, l'uomo "alla moda" del tempo.
Il Re confida in lui e gli commissiona una commedia teatrale che delizi i diplomatici francesi. Wilmot lo ripaga con un assurdo pastiche surreal-pornografico che manda in bestia il Re. L'autore si dà alla macchia, lasciando la godereccia Londra e la giovane attrice di cui si è innamorato (se è lecito il termine). Non sarà né il re, né la moglie dal cuore infranto, né la giovane artista a prenderselo, ma la sifilide.
Chi ha mestiere ne ha messo, in questo esordio di Dunmore: Johhny Depp con la consueta dedizione, affiancato da un discreto John Malkovich (Re Carlo) e da una Samantha Morton indigesta fin dalla prima apparizione. Il contesto è una Londra, città e campagna, fumosa ed ebbra di vizio e perdizione, fotografata in tinte fosche che ricercano la luce di candela, riuscendovi ma risultando opprimente alla lunga.
Frasi a effetto ma sconnesse, dialoghi messi insieme a martellate, voragini di senso, avvelenano la materia prima fornita a Johnny Depp perché potesse costruire un personaggio laido ma attraente. L'attore c'è, ed è più affascinante del personaggio che interpreta. Il che non è un bene.


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La fabbrica di cioccolato - Streaming ITA- Megavideo

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Locandina italiana La fabbrica di cioccolato



Tim Burton reinterpreta a modo suo un grande classico per ragazzi, quel Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato che aveva il volto e la carica ironica di Gene Wilder. Un classico perché non c'è Natale in cui un'emittente tv non lo passi per la gioia degli adulti che lo amavano da bambini, e che segretamente ancora lo fanno. Stessa storia di allora, dal libro di Roald Dahl: il fantasmagorico Willy Wonka, il più grande cioccolataio del mondo, vive da anni chiuso dentro la sua magnifica fabbrica, che apre i cancelli solo per far uscire i carichi di dolci che vengono venduti in tutto il mondo. D'improvviso, la novità: dentro cinque tavolette di cioccolato si trovano altrettanti biglietti d'oro che danno diritto ad una visita di un giorno intero nella fabbrica di cioccolato. Per uno dei bambini c'è in serbo anche un premio speciale. Tra i cinque c'è il giudizioso Charlie, che col nonno Joe spera di poter vincere l'ambito premio.
Il paragone con l'originale è vinto a mani basse: tante e magnifiche sono le trovate visive e sonore – queste ultime merito del fido e sempre eccellente Danny Elfman – da lasciare a bocca aperta qualsiasi dentista. Questo remake di Burton, il paladino dei bambini cattivi, brilla di un'atmosfera che da tempo mancava dalle sue produzioni, e cioè un riguardo particolare per il punto di vista dei veri bambini, quelli anagrafici. È un film complesso, certo, come lo sono oggi i bambini, ma semplice, perché giocato attorno a pochi grandi sentimenti: il paragone non può che essere casalingo e cioè con quel Edward mani di forbice che resta un capolavoro di ineguagliata poesia nella filmografia del regista 47enne. Johnny Depp è più bravo di allora, ma forse meno ispirato. Peccato, perché a rubargli la scena è un omino di 1 metro e 32 centimetri d'altezza che si chiama Deep Roy e interpreta tutti i 165 Oompa Loompa operai della fabbrica: se la qualità è anche somma della quantità, allora è lui il premio Oscar della prossima stagione. Una presenza costante su un set dove la magia ha una forza tale da pervadere tutto, rompere lo schermo e arrivare dritto al cuore di chi lo guarda, per la gioia sommessa del suo grande burattinaio, mister Tim Burton.
Che darà la tv a Natale 2025?



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Secret Window - Streaming ITA - Megavideo

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ort, celebre scrittore, attraversa un periodo nero: ha appena divorziato, non riesce a scrivere niente, dorme tutto il giorno. Sembra il fondo, ma può andar peggio, e infatti compare il misterioso John Shooter, che manoscritti alla mano lo accusa di avergli copiato un racconto. L’uomo non è molto propenso a discutere la cosa civilmente. Un altro film tratto da un romanzo di King. Se ne sentiva la mancanza? Non molto, tuttavia nella oramai corposa graduatoria dei titoli portati su pellicola, l'opera di Koepp non sfigura. Il regista, meno brillante che nella sua opera precedente, lo splendido Echi Mortali (che nessuno ha visto ma che merita più di una visione), trova comunque un Jolly nella convincente performance del solito efficace Johnny Depp, alle prese con il blocco dello scrittore, ed un violento e sovraeccitato John Turturro. Ottimi fotografia ed il montaggio, il film perde un po'di fascino nel finale (che non riveliamo nemmeno sotto tortura) scialbetto rispetto al plot principale. Il libro, che ricorda altre opere dello scrittore come Misery e La metà oscura, da cui è tratto il film, è quello che King scrisse dopo il terribile incidente nel quale rischiò la vita: i fantasmi, anzi, gli spettri visti allora, si palesano qui con notevole chiarezza. Aurea mediocritas.

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La sposa cadavere - Streaming ITA- Megavideo

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Locandina italiana La sposa cadavere




Se avete amato Nightmare before Christmas non c'è molto da sapere sul nuovo film d'animazione diretto da Tim Burton e Mike Johnson se non l'orario di proiezione nella vostra sala abituale.
Il film è animato, come il suo predecessore, in un misto di 2D, 3D e passo uno (i pupazzi di plastilina, per capirci) e come quello è ambientato in atmosfere tetre e al tempo stesso grottesche. Voci e personalità dei protagonisti (nella versione originale) sono quelli di Johnny Depp, Helena Bonham Carter ed Emily Watson, mentre la musica è ovviamente firmata da Danny Elfman, fido collaboratore di Burton.
La trama: Victor sposerà Victoria alla cieca, lui figlio di borghesi arricchiti, lei di nobili decaduti. Alle prove per il matrimonio Victor palesa tutta la sua goffaggine ma Victoria si innamora lo stesso di lui, ricambiata. Il giovane si rifugia nel bosco per esercitarsi con la formula di matrimonio, e preso dall'enfasi infila l'anello in un ramo che spunta dal terreno. Il ramo è in realtà il dito di Emily, la sposa cadavere, che reclama ora Victor come suo legittimo marito. A Victoria, intanto, i genitori hanno già trovato un nuovo sposo, il misterioso Lord Barkis.
Che altro dire? Il paragone con Nightmare before Christmas è inevitabile, e perso su molti fronti. La sposa cadavere è spassoso, meno legato alle canzoni nell'economia complessiva, ma ricco di colori più morbidi che rendono il bar frequentato dai defunti un posto da cercare immediatamente dopo esser trapassati. I personaggi sono divertenti, e anche se probabilmente Victor non potrà mai ambire alla fama di Jack Skellington, di sicuro saprà farsi amare nella sua adorabile sbadataggine. Infine, se La sposa cadavere vince sul fronte dello sviluppo della trama, che era l'unica toppa (nel finale) del suo predecessore, deve cedere il passo in quanto a fluidità dell'animazione.
Paragoni a parte, La sposa cadavere è una nuova perla che Tim Burton inanella nella sua filmografia, un altro regalo ai bambini di 40 anni che da piccoli avevano paura del buio, ma non riuscivano a fare a meno di perdercisi.


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Neverland - Streaming ITA- Megavideo

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Locandina italiana Neverland - Un sogno per la vita


James Barrie, se potesse parlare del film di cui è protagonista, parafrasando una citazione dalla sceneggiatura,direbbe con leggerezza e convinzione: "in fondo questa storia è solo la storia della mia vita, e questo film è solo uno dei tanti. SOLO. Cosa vuol dire solo... ". Solo per un sognatore non ha alcun significato, perché è un termine limitato, che non lascia spazio alle idee, alla fantasia. I sogni sono l'essenza della vita per Barrie e lo sono per buona parte di noi. La premessa che è necessario fare per vedere un film come Neverland è proprio questa. La divisione fra ragione e sentimento, creatività e razionalità, genio e regolatezza. Alla rappresentazione di una commedia teatrale, il successo non sembra sorridere a Barrie (Johnny Depp). Le sue pièce non riscuotono riscontri positivi e la creatività sembra venire meno. Il suo impresario (un divertente e compiaciuto Dustin Hoffmann) è disposto amorevolmente a dargli un'altra possibilità, ma lo scrittore, in un momento in cui anche la relazione matrimoniale non gode di buona salute, si rifugia in una amicizia particolare con una vedova con quattro figli, per i quali diventa come un padre. E' la sua fantasia che fa volare la sua mente e quella della numerosa famiglia. Nei momenti di felicità e in quelli drammatici. Per James Barrie tornare a sognare è come rinascere.
Neverland è semplicemente la vita di un uomo che non ha mai perso il desiderio di rimanere bambino. La sceneggiatura, adattata da David Magee sulla base di una commedia teatrale di successo, The who was Peter Pan, di Allan Knee, è la vera forza del film. La regia di Marc Forster, infatti, non è mai convincente (a volte è imbarazzante), e non riesce a trasporre i momenti fantastici. Per nostra fortuna rimane dietro le quinte e lascia scorrere le parole e le emozioni. Le stesse vissute da Johnny Depp che vive il suo personaggio allo stesso modo con cui sceglie gli script da interpretare.Barrie E' un personaggio dei suoi, con lo sguardo perso nel cielo e un'infinita sensibilità (per molti sono interpretazioni tutte uguali, ma quanti si possono permettere di scegliere ruoli coerenti con se stessi?).
Siete sognatori? Andate a vederlo.
Siete razionali e poco amanti delle favole? Forse questo film non fa per voi, sebbene volare ogni tanto sia un piacere per tutti.

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Pirati dei caraibi - La Maledizione della prima luna - Streaming ITA- Megavideo

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Caraibi, 1700. La figlia del governatore viene rapita dal malvagio pirata Barbossa (Rush). Will Turner (Orlando Bloom), amico d'infanzia della ragazza e segretamente innamorato di lei, si unisce a Jack Sparrow (Depp), un pirata vagabondo e per cui la parola strano suona eufemistica, per portare in salvo la fanciulla. Ma per riuscirci, dovranno affrontare misteriose e sinistre forze del male che risalgono addirittura a una maledizione azteca... Rilancio del sottogenere piratesco? Presto per dirlo, ma indubbiamente La maledizione della prima luna - maggior successo dell'estate statunitense - vale la visita. Nonostante la produzione targata Bruckheimer facesse temere il peggio, il regista Verbinski padroneggia la materia con sufficiente energia e ironia, non risparmiandosi citazioni e ammicchi al passato ma non perdendo mai di vista lo svolgersi del racconto. Le due ore e venti scorrono con una certa facilità, anche grazie a una compagnia d'attori - Depp su tutti - che fa di una divertita gigioneria un manifesto programmatico. E qualche sequenza ben girata - vedi quella dell'arrembaggio - fa il resto. Non memorabile, ma per divertirsi va più che bene.

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C'era una volta in Messico - Streaming ITA- Megavideo

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Locandina italiana C'era una volta in Messico

Terzo episodio della serie El Mariachi, il nuovo film di Rodriguez. L'epico eroe messicano è sconfitto e si è ritirato in isolamento. Ma El Mariachi (Antonio Banderas) è chiamato a tornare in azione da Sands (Johnny Depp), un agente della Cia corrotto che tenta di sventare un piano criminale ai danni del presidente del Messico.
Al fianco de El Mariachi i suoi aiutanti Lorenzo (Enrique Iglesias) e Fideo Fideo (Marco Leonardi). Rodriguez, diventato famoso grazie a un film che fece epoca per i risultati ottenuti nonostante il low budget, adesso i mezzi a disposizione li ha. Tanti, forse troppi. E li usa tutti in modo visibile. Così questo terzo episodio della saga mette in scena un Luna park di sparatorie, inseguimenti e caratteri che ha il compito di divertire gli appassionati e di lustrare gli occhi a signore e signorine. Con un cattivissimo e bellissimo Johnny Depp.


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Blow - Streaming ITA- Megavideo

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Poster Blow




George Jung è figlio di un operaio spesso in lite con la moglie che ritiene guadagni troppo poco. Non appena diventa adulto riesce in poco tempo a diventare il punto di riferimento negli States degli anni Sessanta per il traffico della cocaina colombiana. L'ascesa resistibile di un giovane che riesce ad avere talmente tanti soldi da non sapere fisicamente dove metterli in casa che viene catturato due volte dall'FBI e la seconda volta è per una condanna a 60 anni. La storia è vera e Demme ha incontrato più volte il protagonista. Depp fa passare il suo personaggio dal senso di onnipotenza alla tristezza della solitudine senza mai calcare la mano. Penelope Cruz compare solo a metà film e non è che la sua presenza sia così essenziale tranne che per la scena madre in cui costituisce un grave pericolo per il coniuge. Uno dei mali endemici del cinema dei nostri giorni sono i finali, spesso privi di nerbo. Guardate le ultime scene di questo film: da sole valgono il biglietto.


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La vera storia di Jack lo Squartatore - Streaming ITA - Megavideo

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1888: Londra. Nel quartiere di Whitechapel, reso celebre appunto da Jack, il primo serial-killer-mediatico della storia, vive Mary Kelly, prostituta, insieme ad alcune amiche colleghe. La vita è durissima ma almeno... è vita. Poi Ann, una delle amiche, viene trovata uccisa, barbaramente. La stessa sorte tocca, poco dopo, a Polly. A indagare viene chiamato l'ispettore Fred Abberline. Film di atmosfere e di straordinaria "pittura". Molto dovuto all'ispirazione che è, appunto, From Hell, il fumetto edito da Alan Moore negli anni Novanta. Ecco dunque una Londra buia e nebbiosa, insomma fortissima "espressione". È la parte migliore del film. Per quanto poi riguarda il grande mistero di Jack, niente di nuovo. L'ennesima ipotesi.

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Lost La Mancha - Streaming ITA- Megavideo

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Locandina italiana Lost in La Mancha

Nel settembre del 2000, Terry Gillian avrebbe dovuto iniziare le riprese del film "The man who killed Don Quixote", una mega-produzione europea che raccontava le disavventure di un pubblicitario americano capitato, chissà come, nella Spagna del XVII secolo, ed assoldato da Don Chisciotte come novello Sancho Panza. Il film ebbe problemi fin dalla pre-produzione, e naufragò dopo soli sei giorni di lavorazione grazie ad un'incredibile concomitanza di eventi: un uragano che semi-distrusse le apparecchiature, problemi logistici sottovalutati e soprattutto una grave malattia che costrinse il protagonista Jean Rochefort a rinunciare all'impresa. "Lost in La Mancha" è un documentario che testimonia le disavventure occorse al vulcanico regista inglese: nato come innocente "making of", è stato successivamente rimpolpato con interviste, disegni ad hoc ed inserti video (memorabili le poche scene del "Don Chisciotte" che anche Orson Welles provò a girare, ma senza successo); il film, da semplice curiosità sul dietro le quinte di una lavorazione, diventa quindi un importante mezzo per comprendere la magia del cinema, le fatiche della sua realizzazione ed anche quel pizzico di genio e sregolatezza che si nasconde dietro ogni grande impresa.

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Chocolat - Streaming ITA- MEgavideo

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Locandina italiana Chocolat
Francia, 1959. In una notte ventosa la misteriosa Vianne e sua figlioletta Anouk giungono nel paesino di Lansquenet-sous-Tannes. Vianne affitta un negozio dalla vedova Armande e pochi giorni dopo apre un raffinato negozio di cioccolata. Il negozio si trova proprio di fronte alla chiesa e desta subito l'attenzione della piccola comunità. Il sindaco, conte di Reynaud, giudice della morale pubblica non vede di buon occhio la novità. Per di più Vianne ha una sorta di sesto senso per intuire le debolezze di ognuno e per consigliare la pralina giusta per ogni desiderio. In poco tempo il suo negozio diventa il più frequentato. Ognuno può trovare momentaneo rimedio alle proprie difficoltà. Reynaud non può sopportarlo e chiama a raccolta la popolazione benpensante per boicottare il negozio. Finché un giorno giunge in paese Roux, uno zingaro musicista che decide di stare dalla parte di Vianne. Qualcuno ha scritto che si tratta di un "Footlose al cioccolato" e forse è vero. Certo è che Hallstràm, dopo Le regole della casa del sidro, torna ad indagare sulle dinamiche dello scandalo. Questa volta lo fa con i toni della commedia, avvalendosi di un cast di grande livello e non dimenticando la famiglia (Lena Olin è sua moglie). Anche se il vero protagonista non ha avuto bisogno di scritture.

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L'uomo che pianse - Streaming ITA - Megavideo

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Nel 1937 la ventenne ebrea russa Fregele – ribattezzata Suzie in Inghilterra dove si era rifugiata nel 1927 dopo un pogrom e la partenza del padre per l'America – va a Parigi dove s'innamora di Cesar, cavallerizzo tzigano. Quando arrivano i nazisti un tenore italiano fascistoide denuncia i due amanti che si devono separare. Al suo 3° film, da lei sceneggiato, S. Potter inciampa in un gonfio melodramma di temi “altri” e di intenti poetizzanti, inzeppato di citazioni cine-letterarie e musicali (Verdi, Puccini, melodie tzigane), deliberatamente impregnato di Kitsch e affidato a bravi attori, quasi tutti fuori parte, protagonista compresa.

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Il mistero di Sleepy Hollow - Streaming ITA- Megavideo

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Poster Il mistero di Sleepy Hollow

Un celebre racconto di Washington Irving diventa un piacevole film di Burton con un ottimo Deep e una Ricci diventata cult girl. Un orrendo e misterioso cavaliere senza testa batte la plaga tagliando a sua volta la testa a tutti i suoi (ex) nemici. Depp indaga, trova l'amore e scopre la verità dopo una discesa in un vero e proprio inferno. Il clima sa di stampa d'epoca. Ma il linguaggio cinematografico è aggiornatissimo. Citazioni del metodo Sherlock Holmes. Da cineteca di genere.

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Prima che sia notte - Streaming ITA - Megavideo

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reinaldo Arenas, scrittore e poeta cubano in esilio, è il protagonista del film. Arenas sin da bambino mostra un grande talento per la poesia. L'avvento della rivoluzione sembra essere estremamente positivo per un giovane che sente emergere in sé l'interesse per il proprio sesso. Ma presto il vento cambia e, dopo aver vinto a 20 anni un premio letterario, nel 1973 viene arrestato perché omosessuale e i suoi lavori vengono confiscati. Nel 1980 Castro autorizza omosessuali, ex carcerati e malati mentali a lasciare Cuba. Tra loro c'è Reinaldo che raggiunge gli Stati Uniti dove però le sue difficoltà non sono terminate. Julian Schnabel, dopo averci offerto nel 1996 Basquiat (dedicato alla vita dell'artista americano), ci propone ora, in una luce solare e patinata, una vicenda 'realmente accaduta'. Qualsiasi tensione si dissolve in un ritratto che vorrebbe essere anticonvenzionale e risulta invece di maniera.

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La nona porta - Streaming ITA - Megavideo

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Dean Corso, esperto di libri antichi, è assunto dal collezionista Boris Balkan, studioso di occultismo, che possiede una copia del volume Le nove porte del regno delle tenebre (1666), scampata ai roghi dell'Inquisizione. Ne esistono altre due e sospetta che una delle tre sia falsa. Quale? Il viaggio-inchiesta che porta Corso da New York in Europa è funestato da segni inquietanti e morti misteriose. Dal romanzo El Club Dumas (1993) di Arturo Pérez-Reverte, adattato con Enrique Urbizu e John Brownjohn, è derivato un film polanskiano a 18 carati anche se forse non uno dei più significativi. Storia di una investigazione (forse l'unica sullo schermo) imperniata su un libro e impregnata di soprannaturale, è un film laico sulla falsità delle apparenze e delle credenze (come credere a un diavolo in jeans e scarpe da ginnastica che ha il bel volto da sfinge di E. Seigner?) che non si preoccupa più di tanto di prendere le distanze dalla sua materia perché “preferisce la reticenza, l'affidarsi all'intelligenza dello sguardo più che alla visione” (Giorgio Cremonini). Tranne che nel debole finale, la costruzione narrativa è ingegnosa.

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